sabato 22 maggio 2010

E Mascalzone Latino Audi batte Azzurra (Audi)



Subito derby: Mascalzone Latino Audi batte Azzurra nella prima giornata del Louis Vuitton Trophy La Maddalena. Nell’altra sfida del giorno a sorpresa i francesi di Aleph hanno superato gli inglesi di TeamOrigin. Al G10 della grande vela in Sardegna è iniziato a metà, perché il vento ha tradito nel pomeriggio e costretto ad annullare parte delle regate, ma lo spettacolo e le emozioni non sono mancate. Il clou del programma è stato il derby tra le due squadre “di casa”: Mascalzone Latino Audi che è “team ospite” avendo organizzato la tappa del tour insieme a Louis Vuitton, e Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda. Molti i motivi di interesse, al di là dell’aspetto tecnico: su tutti il confronto a distanza tra i due patron Vincenzo Onorato e Riccardo Bonadeo.

E’ un match che ha storia breve, tutto si decide al via con un pasticcio di Azzurra che entra in anticipo nel box di partenza e la penalità è inevitabile. Gavin Brady respinge gli attacchi nei cinque minuti e parte bene e in vantaggio. Poi la regata è un continuo controllo di Mascalzone che non lascia possibilità di recupero a Francesco Bruni e al suo equipaggio. Nella grande separazione dell’ultima bolina, i mascalzoni si allungano ulteriormente e alla fine vincono con 2 minuti e 27 secondi di vantaggio. Nella regata precedente Aleph con Bertrand Pacè aveva battuto Team Origin, timoniere l’asso olimpico Ben Aisnlie (tre ori in Laser e Finn). Niente regata invece per Luna Rossa contro i franco-tedeschi di All4One, il vento è calato e il Comitato ha mandato tutti in porto.

Soddisfatto Gavin Brady, timoniere di Mascalzone Latino Audi Team: “Siamo stati bravi nelle decisioni importanti. Il vento era molto leggero con salti di 20 gradi e variazioni di velocità di 3 nodi. L’equipaggio è rimasto molto concentrato: è un segno che la squadra comincia a crescere insieme. Una bella vittoria”. Gli fa eco Francesco Bruni, skipper e timoniere di Azzurra: “Non è stato certo il modo migliore per iniziare questa serie, ma il match è stato aperto dall’inizio alla fine, questa è la cosa più importante. Bravo l’equipaggio di Mascalzone Latino che ha fatto un ottimo lavoro”.

Domani esordio per i detentori della Coppa America, BMW Oracle contro Aleph, dopo il match tra All4One e Azzurra. Poi un altro derby italiano: Luna Rossa debutta contro Mascalzone Latino Audi. Altre sfide: Team Origin contro Artemis di Paul Cayard, Team New Zealand-Aleph e Azzurra-Synergy, più i possibili recuperi dei match annullati oggi.

Alla Maddalena c'è il G10 della Vela



Una delle regate più importanti mai organizzate in Italia. E’ questa, senza mezzi termini, la definizione per il Louis Vuitton Trophy La Maddalena, l’appuntamento che monopolizzerà l’attenzione per tre weekend di seguito: da domani a domenica 6 giugno. La lista dei partecipanti, squadre e velisti, è da “Champions League dello yachting”, e non a caso qui si parla molto di Coppa America, passata, presente e soprattutto futura. Ci sono tutti, e sono entusiasti di sfidarsi nel paradiso della Sardegna più bella, in quell’isola che sarà pure chiacchierata (dal mancato G8 in poi) ma offre uno scenario senza eguali.

Eccolo, il G10 della grande vela, in ordine di blasone e di “tituli”. C’è BMW Oracle, il team di San Francisco guidato da Sir Russell Coutts che ha conquistato a febbraio l’America’s Cup. James Spithill scende dal trimarano e torna con la famosa grinta al match race. Ci sono i kiwi di Emirates Team New Zealand, guidati da Dean Barker, eredi di due Coppe vinte (1995-2000), nel circuito Louis Vuitton hanno già collezionato un 2° (a Nizza, battuti da Azzurra) e un 1° (ad Auckland, battendo Mascalzone Latino Audi). Quindi le medaglie d’oro olimpiche degli inglesi di TeamOrigin con Ben Aisnlie, gruppo nato col chiodo fisso di riportare la coppa all’isola di Wight. E avanti con il baffo di Paul Cayard, alla guida della barca svedese Artemis, ma qui col ruolo “politico” di presidente della WSTA, l’associazione dei team velici più influenti del mondo. Quindi un altro eroe olimpico, il tedesco Jochen Schumann, ex Alinghi, alla guida del team misto Francia-Germania All4One. Il vecchio leone transalpino Bertrand Pacè, leader del consorzio Aleph. E infine il timoniere polacco Karol Jablonski, ex iridato di match race, con i russi di Synergy.

La risposta della vela italiana è all’altezza: con tre team siamo il paese più rappresentato (fu lo stesso a Valencia 2007), e con tanta qualità. Il team “di casa” è Mascalzone Latino Audi: il suo patron Vincenzo Onorato non si è risparmiato pur di portare Louis Vuitton a La Maddalena, e in più con il Club Nautico di Roma è il Challenger of the Record della Coppa America 34. Al timone ci sarà Gavin Brady, kiwi mascalzonizzato che se in forma può nuocere a chiunque, e l’equipaggio ha tanti rinforzi da prua a poppa. L’altra squadra sarda porta il nome nobile di Azzurra, il guidone del vicino Yacht Club Costa Smeralda (aria di derby con La Maddalena), e la coppia d’assi Francesco Bruni (timone) e Tommaso Chieffi (tattica) per volare alto. La terza bandiera italiana sventola sul ritorno in grande stile di Luna Rossa, guidone YC Punta Ala. Il sindacato di Patrizio Bertelli si è affidato al timoniere USA Ed Baird (il vincitore della Coppa 2007 con Alinghi), e ai talenti brasiliani Torben Grael (tattica) e Robert Scheidt (strategia), sette medaglie olimpiche in due, pronti a ballare la samba con il Maestrale. Che la festa cominci, il mondo della vela guarda solo all’Italia.

Bruno Troublé, uno degli inventori della manifestazione: “Il Louis Vuitton Trophy sta diventando un po’ l’anticamera, il preambolo ideale dell’America’s Cup. Anche sul piano sportivo è il miglior modo, per gli equipaggi, di battersi ad armi pari. E sono soddisfatto per il luogo dove mi trovo. Da Nizza il Trophy è cresciuto, abbiamo team fortissimi, è arrivato BMW Oracle Racing. I dieci team hanno le stesse possibilità di vincere e le barche sono equalizzate alla perfezione”.

Vincenzo Onorato, uomo di mare prima di ogni altra definizione, è il presidente di Mascalzone Latino Audi Team, che a La Maddalena è la squadra ospitante: “La prima volta che ho visto l’Arsenale ero ragazzo ed è stata mia l’idea di portare qui le regate, la naturale evoluzione del luogo dopo l’impiego militare. E’ una grande emozione incontrare Defender e gli altri team. Con la prospettiva della Coppa America di cui siamo Challenger of Record questi eventi devono servire per selezionare l’equipaggio, amalgamare le individualità, creare la squadra”. Onorato si esprime anche sul futuro del porto realizzato nel vecchio Arsenale: “Continuo a dire di guardarsi attorno: questo sarà il più bel porto del nord della Sardegna, destinato ad accogliere settecento barche”. Che stando alle statistiche divulgate dall’associazione di settore UCINA valgono almeno 100 posti di lavoro: si oscilla infatti da un posto ogni dieci posti barca a uno ogni quattro, secondo la taglia e il contesto. Per La Maddalena dopo la partenza degli americani una grande occasione. A finalizzare la conversione, dopo i lavori parzialmente completati per il G8, sarà Mita che ha pianificato un investimento complessivo di 75 milioni di euro che riguarda il porto e strutture alberghiere a terra.

Paul Cayard, il presidente di WSTA, associazione di armatori che anima il Trophy, ricorda la forte passione italiana per la Coppa America: "In Italia c'è una grande passione per la vela e la Coppa America, la prova sono i tre team che sono iscritti a queste regate. La Sardegna è il posto ideale per regatare e sono convinto che il Trophy sarà un evento da ricordare".


Il formato prevede un girone iniziale, in cui ogni team sfiderà tutti gli altri una volta (45 match in tutto). I primi 8 avanzano alla fase successiva, in cui gli equipaggi più in alto sfidano quelli più in basso in classifica. Chi vince va alle semifinali e poi a seguire fino alle finali, che sono in programma fino a domenica 6 giugno. Decisive le condizioni meteo. Per l’esordio sole e Maestrale medio (10-15 nodi). Il G10 della vela ha richiamato molti giornalisti da tutto il mondo, ma le regate saranno in diretta sul web: www.louisvuittontrophy.com.

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