martedì 18 maggio 2010

Roma 2020, l'Aniene e la Lega Navale Italiana (che c'entrano? Chissà)

Pillole di futuro radioso (e di presente brioso).

Oggi al Circolo Canottieri Aniene il presidente Giovanni Malagò - che sta facendo la spola tra il club e la commissione CONI che sta esaminando i dossier delle candidature olimpiche di Venezia e Roma per i Giochi del 2020 - e l'Ammiraglio Marcello De Donno presidente della Lega Navale Italiana hanno annunciato (il termine è di Malagò) il "fidanzamento" tra i rispettivi sodalizi.

Non stiamo a sottilizzare di cosa si tratta perchè può essere tutto o niente, solo il tempo dirà. Ma stiamo alle parole dei firmatari.

Malagò: "Il mio giudizio sulla LNI è che sia una "ditta seria", una di quelle che si tramanda di padre in figlio, un brand, che ha credibilità, cui portare rispetto. Perciò oggi parte questa reciprocità, basata su una comunione di interessi e valori. Del resto l'Aniene è reciprocato con i più grandi Club sportivi d'Italia e del mondo... Se ci avete scelto è perchè anche voi andavate sul sicuro. Partiamo piano e nel tempo si potranno ipotizzare progetti insieme... per crescere insieme..."

De Donno: "La LNI è nata nel 1897 per diffondere la cultura del mare.. poi abbiamo aggiunto altri temi: la sicurezza, la tutela dell'ambiente, e il mare di tutti, anche dei più sfortunati... Abbiamo 55mila soci e lo status di ente pubblico. Quando mi è stato proposto di realizzare un incontro con l'Aniene ho pensato agli interessi comuni, alla possibilità di dare un contributo all'avviamento alla vela, a prescindere dall'intento di selezionare dei campioni, ma diffondendo i valori della marineria... Dal sostegno reciproco e dalle finalità omogenee potremo avere elementi di vantaggio... E' la prima volta che la LNI fa un accordo con un circolo privato, ma l'Aniene ha dimostrato tante volte il suo interesse pubblico..."

Gianni (direttore sezione vela Aniene): "Noi facciamo educazione allo sport finalizzata a raggiungere i massimi livelli agonistici, offriamo il supporto agli atleti agonistici, l'Aniene potrà essere un riferimento anche per chi proviene dalla LNI vuole supporto per raggiungere il massimo livello come atleta..."

Malagò (dopo la firma dell'accordo, e riferendosi all'intervento di un esponente della Lega Navale che ha appena ricordato che la LNI di La Maddalena è il club organizzatore del Louis Vuitton Trophy all'isola sarda): "Mancano 24 ore alla decisione del CONI sulle Olimpiadi 2020, conosco bene il dossier di Roma 2020, come del resto quello di Venezia, essendo membro di Giunta, e so che la vela sarebbe ospitata sul litorale romano. Sarebbe bello se la LNI si candidasse (insieme alla FIV naturalmente) a dare un contributo per le regate olimpiche..."

C'entrano, quindi.

--> A un anno dall'annuncio del protocollo d'intesa tra FIV-LNI-Assonautica, qualcuno è in grado di fare un primo bilancio di quali siano i risultati concreti? Ricordate? FIV si occupa di sport, LNI di cultura del mare e Assonautica di mercato e industria. Che ne è stato di quel "protocollo"? Nessuna notizia. Ed è un'ottima notizia. In compenso ora la LNI ha "scelto" (stando a Malagò) l'Aniene, un circolo privato (come lo Yacht Club Italiano, o YC Costa Smeralda, o YC Punta Ala) per un "accordo" di collaborazione-reciprocità-intesa, chiamatelo come volete ma resta oscuro. L'Aniene è un Club affiliato (da alcuni mesi) alla FIV. La LNI è "Ente riconosciuto" secondo l'organizzazione FIV (con la quale ha in essere il citato protocollo d'intesa), e un centinaio di Gruppi Vela LNI sono a loro volta affiliate alla FIV nelle 15 Zone. Un intricatissimo groviglio, non vi pare? Chi ci guadagna, e cosa, lo scopriremo solo vivendo.

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