martedì 9 marzo 2010

Altura e dintorni: la contesa di Capri e Ischia



Per la prima volta in quasi trent’anni, uno storico appuntamento della vela d’altura, il Campionato Nazionale del Tirreno, lascia Capri e approda a Ischia. Il motivo? Quello ufficiale e superficiale: la sovrapposizione delle date, che coinvolge la Rolex Capri Sailing Week (gestita dallo Yacht Club Capri) e la celebre Regata dei 3 Golfi che apriva il Campionato Nazionale del Tirreno (gestiti dal CRV Italia di Napoli). Da anni i due eventi si “marcavano stretti”, e adesso la frittata è fatta. Si poteva evitare? Chi ci guadagna e chi ci perde?

I motivi di un patatrac, grande o piccolo che sia, sono quasi sempre più d’uno, e sempre riferibili a comportamenti umani. Nel caso, i protagonisti sono tanti e tutti convinti. Da una parte lo YC Capri, sodalizio che porta un nome che da solo è una garanzia, anche se in passato è stato tenuto in vita artificialmente dalla stessa FIV pur in assenza di tesserati, la Rolex uno degli sponsor mondiali più vicini al mondo della vela, e – sia pure incidentalmente – un cantiere nazionale. Dall’altra parte il Circolo del Remo e della Vela Italia del presidente Roberto Mottola, e il supporto istituzionale dell’assegnazione di un “Campionato nazionale” nel calendario ufficiale dell’Altomare FIV, attraverso l’UVAI.

Negli ultimi anni le cose andavano così: la Rolex Capri Sailing Week si svolgeva nella settimana precedente alla Regata dei 3 Golfi, c’era un timing che consentiva a chi volesse di lasciare Capri ed essere al Castello dell’Ovo per la partenza in notturna della affascinante “lunga” un tempo sponsorizzata Telecom e Loro Piana. Quest’ultima si concludeva a Capri e sfociava nel Campionato Nazionale del Tirreno, erede genetico dell’evento che segnò i natali dell’altomare in Italia, la Nastro Azzurro Sailing Week. Insomma circoli, sponsor e armatori sgusciando quà e là, sopravvivevano. Ma quest’anno il meccanismo si è inceppato.

Come ho anticipato, gli ingredienti della frittata sono molteplici, e alcuni anche di natura venale, riguardanti la disponibilità e le condizioni dei posti-barca nella Marina di Capri durante le regate. Gli accordi in materia che vigevano dai tempi preistorici dell’AICI (chi si ricorda?) sono crollati sotto l’urto dei tempi nuovi e delle nuove usanze. Poi è stato sollevato il problema di attendere i Farr 40 impegnati nel Mondiale in USA (mi chiedo quanti Farr 40 saranno mai così assatanati di caricarsi su un cargo e correre a Capri dopo il Mondiale). Morale: la Rolex sposta la sua Sailing Week. I tentativi di chiarimento o agreement tra i Circoli producono effetti contrari. E alla fine il CRV Italia trasloca a Lacco Ameno, ridente e accogliente porticciolo a Ischia, poche miglia più a Nord.

In questi giorni si rincorrono lettere e messaggi tra armatori, Circoli e Associazione di classe. Tutti mediamente arrabbiati. Alla fine la soluzione la darà il campo: la 3 Golfi è altomare e ha un target preciso, mentre la Rolex Week e il Campionato Nazionale del Tirreno possono in parte rivolgersi agli stessi “utenti”. Con una differenza sostanziale: la seconda è l’evento istituzionale, definito Campionato Nazionale, valido quale selezione per il Campionato Italiano assoluto, mentre la prima è una (bella) regata “privata” in una (bellissima) isola, ottimamente foraggiata da un grande sponsor.

In attesa di vedere a fine maggio chi ha guadagnato e chi ha perso dalla vicenda, restano un paio di considerazioni da fare.

1) Le sovrapposizioni di un calendario affollatissimo si rivelano un male endemico di una vela in crescita disordinata, persino in anni di crisi economica. Forse non è un male. Di sicuro addossare responsabilità alle Istituzioni (UVAI e la stessa FIV) è fuorviante: un Circolo è libero di organizzare una regata nelle date che reputa più opportune. Gli Enti che presiedono alla vela svolgono il loro ruolo primario assegnando regate “ufficiali”, di circuito, con punteggi e titoli (fino a quello di Campione Italiano). Certo farebbero bene a prevenire queste situazioni, magari organizzando apposite convention dedicate alla formazione dei calendari. Ma davanti a un Circolo e uno sponsor che bandiscono una regata, e la sovrappongono a un’altra che pure ha un valore istituzionale (campionato, selezione), nulla possono fare. Io stesso ho inutilmente denunciato che per 2-3 anni una regata di match race a Trieste veniva organizzata in poche settimane e sempre in perfetta sovrapposizione con il Campionato Italiano Classi Olimpiche o la Coppa Primavela, rendendo arduo il compito dell’ufficio stampa FIV che doveva convincere i media a parlare di ragazzini o atleti poco noti, piuttosto che di Russell Coutts o Francesco De Angelis. E in tempi più recenti (l’anno scorso) addirittura la Giraglia dello Yacht Club Italiano si spostò in sovrapposizione delle regate di Punta Ala, facendo infuriare lo YCPA. C’è poco da fare, una volta successo. Il punto è: prevenire.

2) Gli armatori, i velisti quindi, hanno un grande potere in questa situazione, un potere che non dovrebbero sottovalutare: la possibilità di scegliere. Possono decidere loro a quale regata partecipare, se desiderano punti per selezionarsi a un campionato, o cantare in piazzetta a Capri, o seguire l’evento che viene meglio organizzato e gestito. La scelta degli armatori è in qualche modo l’unico elemento che può fare il “mercato”, spostandolo dall’attuale confronto – apparentemente astratto – tra Club e Sponsor. Con le Istituzioni spettatrici impotenti. (Nella foto: Ischia, Lacco Ameno vista dall'alto)

Detto questo vi riepiloghiamo le date, considerando la vicenda per quello che è: un gioco tra ricchi e privilegiati, che coinvolge però anche molte professionalità e l'impegno di tante persone, per questo deve seguire regole e buon senso:

20-23 maggio - Ischia - Campionato Nazionale del Tirreno - Tre Golfi (CRV Italia)
26-28 maggio - Capri - Rolex Capri Sailing Week (YC Capri)
28 maggio - Napoli - Regata dei Tre Golfi - offshore (CRV Italia)

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