lunedì 26 ottobre 2009

Se lo dice lui



Aspettando la Coppa, Francesco De Leo, CEO del consorzio gardesano Green Comm Challenge, ci regala una previsione meravigliosa, che vale la pena estrapolare da una sua lunga dichiarazione odierna sulla situazione della Coppa America. Questo è il passaggio che conta davvero. Tanto più significativo perchè detto da uno come lui: professore alla Luiss e alla Bocconi, già cda IFIL, DG Telecom Italia, manager Wind, nominato Young Global Leaders dal World Economic Forum di Davos nel 1998, advisor di numerose società di new techologiesnegli USA come Simtone, Media Tenor, e oggi Senior Executive Advisor di Capgemini, e membro dell’International Advisory Board di Capgemini nell’area Telco, Media & Entertainment. Eccetera.

Ecco qui:

" (...) Non credo che possiamo tornare indietro nel tempo, rispetto all’evoluzione attuale della globalizzazione: e la soluzione sarà nello sviluppo di grandi multiscafi oceanici, in grado di trasportare container, spinti dalla forza dei venti. Molti degli sviluppi strutturali che vediamo sui multiscafi impegnati in Coppa America, sono destinati ad essere applicati allo sviluppo della logistica del trasporto dei container su scala globale: ogni giorno abbiamo evidenza che i designer che si occupano della progettazione dei multiscafi sono chiamati dai grandi gruppi presenti nello shipping internazionale a progettare navi da trasporto di nuova generazione. (...)"

INTANTO IL FUTURO E' QUI

(Nella foto: La società armatrice giapponese NYK ha ideato una nave portacontainer che emette il 69% in meno di CO2 (anidride carbonica) rispetto a quelle attuali. Si tratta quindi di una nave portacontainer ecocompatibile con una capacità di 8.000 TEU, che carica sopra coperta 21 file di containers. A causa della sua particolare lunghezza di 353 metri, la profondità è stata ridotta a 11,2 metri e, secondo gli ideatori, è necessaria una minore energia per la sua propulsione. Il classico motore diesel è sostituito da celle che utilizzano il metano come combustibile. Sulla nave sono presenti, inoltre, pannelli solari e vele che contribuiscono in maniera limitata nell'erogazione di energia a bordo. La nave è stata battezzata NYK Super Eco Ship 2030 ed è stata progettata dalla MTI (sorella della NYK) in collaborazione con lo studio di architettura italiano Garroni Progetti e la società finlandese Elomatic Marine. Come già il nome del progetto lascia intendere, la società giapponese prevede di varare le prime navi ecologiche nel 2030.)

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