venerdì 23 ottobre 2009

Nuovi Tecnici Nazionali, fumata grigia e primi nomi



MANKIN TORNA SULLA STAR, IL DT GHIONE SUL FINN, PICCIAU SUI 470M. E LE TAVOLE...

Bando, selezione, criteri oggettivi, programmi e volontà. La FIV ha chiesto a chi volesse di partecipare a una selezione per la scelta del nuovo staff tecnico nazionale. Le circa 60 schede sono state valutate da una apposita commissione. Martedi 13 e mercoledi 14 si sono svolti in Federazione dei colloqui con alcuni dei tecnici selezionati. E sabato 17 il Consiglio più che ratificare tali scelte, ha preso nota dei nomi indicati. Nessuna conferma definitiva, e infatti nessuna comunicazione ufficiale (ça-va-sans-dire) dagli appositi uffici, contrariamente alle attese diffuse che davano per scontata l’ufficializzazione di una lista di nomi dopo il Consiglio.

E’ una fase di stallo nella scelta dei Tecnici Nazionali, nonostante il grande impegno del DT Paolo Ghione che da parecchie settimane ha stabilito il suo quartier generale negli uffici FIV di Corte Lambruschini. Cosa succede? Varie cose. La “gara” istituita dalla FIV ha avuto un ritorno buono ma non esaltante: circa sessanta partecipanti che hanno inviato il modulo. La commissione che ha esaminato le domande ha scartato – come abbiamo già scritto – quelle prive dei requisiti, ed è rimasta con una rosa ristretta di nomi. Inoltre alcuni di questi sono da considerare pedine inamovibili. Risultato: i posti rimasti in gioco sono pochi, e i candidati pure. Con l’aggravante che la proposta economica e contrattuale della FIV non viene definita brillantissima, specie considerando il livello di professionalità raggiunto dal coaching nella vela internazionale e nazionale, e l’idea che ciascun tecnico abbia in carico una Classe. Il risultato è che più d’uno tra i selezionati ha frenato o ha preso le distanze. E il cerchio non si chiude.

In attesa delle conferme e mentre la data della comunicazione ufficiale FIV è spostata di almeno un mese, al prossimo Consiglio di metà novembre, le pedine da mettere sullo scacchiere sono poche. Proviamo a elencare le classi olimpiche. STAR: in un giro di valzer tornerebbe qui Valentin Mankin, la cui esperienza potrebbe riportare serenità dopo un anno di confusione. 49er: Luca De Pedrini, il suo sodalizio con i Sibello non si discute. 470F: Guglielmo Vatteroni, è “campione europeo” in carica con G&G. 470M: un nome nuovo, quello di Gianluigi Picciau, sardo con esprienze di tecnico nel 420 e di regatante nel 470, già nel giro delle squadre negli ultimi mesi. FINN: va via Mankin e chi arriva? Qui a sorpresa potrebbe intervenire, più o meno ad-interim, lo stesso DT Paolo Ghione. LASER M: Egon Vigna, già tecnico della classe, si spera con più stabilità. LASER RADIAL F: sempre più probabile che vengano accolte le speranze di Larissa Nevierov, che peraltro gioca in casa Aeronautica con Francesca Clapcich. RSX M: a seguire Heidegger, Esposito e compagnia la novità assoluta Adriano Stella, in arrivo dalla LNI Civitavecchia dove ha curato il boom della brava Veronica Fanciulli. RSX F: Se il DT Ghione curerà il Finn le tavole femminili (Sensini-Tartaglini-Linares) saranno affidate a Marco Jazzetta. MATCH RACE FEMMINILE: punto interrogativo per quello che sarà un tecnico del match racing in generale e in particolare seguirà la classe olimpica femminile.

Restando nel campo olimpico, singolare, e tutta da confermare, la voce che vorrebbe tra i partecipanti alla selezione anche la medaglia d’oro del windsurf Chris Sieber, fuoriclasse e grande atleta austriaco anche sul 49er, la cui disponibilità però non sarebbe stata presa in considerazione nelle fasi di selezione.

Tra le classi giovanili o di “interesse federale” le pedine si fanno più scarne e indefinite. Le uniche “certezze” (si fa per dire) riguardano il LASER YOUTH, che sarebbe affidato a Francesco Caricato, ex consigliere federale e già tecnico al seguito di squadre nazionali. La classe RSX a livello giovanile verrebbe coordinata da Ezio Ferin. La tavola TECHNO 293 toccherebbe a Filippo Maretti, già nel giro da qualche anno. Quanto a OPTIMIST, L’EQUIPE, 29er, TIKA, 420, insomma il lotto della classi dell’Under 16 multilaterale, un nome sicuro su cui puntare è quello di Marcello Turchi, che dovrà essere affiancato da più d’uno.

Work in progress, e il tempo stringe. Buon lavoro e pensieri positivi è il minimo che si possa augurare a tutti.

(Nella foto, Paolo Ghione e Alessandra Sensini festeggiano la medaglia d'argento di Pechino 2008, a Qingdao)

Vela d'Altura 2010, un (alto)mare di novità



CLASSIFICAZIONE ATLETI: ENTRANO NEL CALCOLO ANCHE REGATE SU MONOTIPI, COPPA AMERICA E OLIMPIADI

Novità in vista per il mondo della vela d’altura, alla luce dell’ultima riunione del Consiglio Federale del 17 ottobre scorso. L’aspetto più importante riguarda la classificazione degli atleti, con relativo sistema di gestione delle liste. L’obiettivo, come spiegato dal neo-responsabile dell’Altomare FIV, il consigliere di presidenza Fabrizio Gagliardi è stato quello di dare maggiore stabilità al sistema: “Abbiamo sviluppato un software adatto e aggiornabile e abbiamo dato incarico a una persona di gestire la raccolta dei dati e quindi la classificazione che sarà fornita direttamente dal programma. In modo trasparente e certificabile”. Una novità rispetto al passato sarà l’inserimento, ai fini della classificazione, anche dei risultati che riguardano attività su classi monotipo, alle Olimpiadi e in Coppa America. A gennaio, quando saranno pubblicate le prime classifiche aggiornate secondo i nuovi criteri, ci potrebbero essere sorprese.

Anche l’UVAI del resto segue attentamente questi sviluppi. Il tecnico incaricato dalla FIV sarà Carlo Gargaglia, che da molti anni segue le regate d’altura per conto dell’associazione degli armatori. “La classificazione è assolutamente necessaria allo svolgimento delle nostre regate – afferma Riccardo Provini, responsabile tecnico dell’UVAI – La sua attuazione ha due profili, uno operativo che spetta alla federazione la quale gestisce anche la Ranking List, l’altro più strategico, al quale collaborano strettamente FIV e UVAI”.

DAL 2010 SI ASSEGNA IL TITOLO ITALIANO DI VELA OFFSHORE

Un’altra novità riguarda l’introduzione di un nuovo titolo italiano nella categoria Offshore. Ancora Gagliardi: “Si vuole dare maggiore attenzione all’altomare “vero”, anche perché oggi le barche non sono più tirate come qualche anno fa e c’è un ritorno di attenzione”. Dal 2010 verrà quindi assegnato il titolo di Campione Italiano Offshore. Il titolo sarà basato sulla classifica combinata di un circuito delle 8 più note regate d’altomare in Italia (è stato attivato un censimento in tutte le Zone), per entrare nella graduatoria sarà necessario partecipare ad almeno 4. Il premio verrà assegnato al salone nautico di Genova, come quello per l’Armatore dell’anno.

Prime ipotesi anche sul calendario delle regate d’altura 2010, in attesa del prossimo Consiglio UVAI (28 ottobre) che ratifichi località e date. Il Campionato Italiano dovrebbe svolgersi a Livorno, mentre l’Europeo (quasi certamente assegnato all’Italia) potrebbe finire in Sardegna (Cagliari?).

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