martedì 29 settembre 2009

ISAF, nominations per i Velisti dell'anno Rolex 2009



ECCO I FINALISTI DEL PREMIO ISAF ROLEX WORLD SAILOR OF THE YEAR 2009

E’ già passato un anno dal trionfo di Madrid, quando Alessandra Sensini – dopo una rincorsa di oltre dieci anni – meritatamente vinse il trofeo per la Velista Mondiale dell’anno Rolex-ISAF. Ora tutto è pronto per le prossime incoronazioni, che avverranno nel corso dell’Annual Conference della federvela mondiale, a Busan in Corea, il prossimo 10 novembre, nella serata di gala presso il Busan Yacht Club. L’ISAF ha reso noti intanto i nomi dei personaggi che hanno ricevuto le Nominations nelle due sezioni maschile (5 nominati) e femminile (solo 4 nominate), riferite al periodo di qualifica tra il 1 settembre 2008 e il 31 agosto 2009. Dopo l’abbuffata del 2008 (oltre al successo di Alessandra va ricordata la nomination per Vincenzo Onorato in campo maschile, con la vittoria assegnata a Ben Ainslie), questa volta non ci sono italiani in finale. Perfettamente in linea con l’assenza di segnale da parte della Nuova FIV in campo internazionale. L'off-line come attitudine.

Ecco i nomi sulla griglia, che passano ora al vaglio dei voti singoli da parte delle autorità nazionali aderenti all’ISAF.

Nominations femminili

Sam Davies (GBR)
Dopo 95 giorni, 4 ore, 39 minuti e 1 secondo, è stata la terza in classifica della Vendeé Globe (su 30 partecipanti), il giro del mondo a vela in solitario senza scalo né assistenza, lungo 27.420 miglia. A soli 34 anni la bionda inglese ha perso il podio della gara perché (giustamente) superata dal francese Marc Guillemot grazie al compenso previsto per il suo salvataggio di un concorrente ferito. Scanzonata e terribilmente competente, è l’astro nascente della vela oceanica in rosa, una sorta di anti-Ellen MacArthur.

Hilary Lister (GBR)
Una velista disabile per la prima volta alle nomination del Rolex ISAF WSY Award. Malata dall’età di 11 anni, costretta su una sedia a rotelle a 15, oggi quadriplegica e in grado di muovere soltanto la testa, la bocca e gli occhi, Hilary ha scoperto la vela nel 2003 e la sua passione non si è più fermata. Nel 2005 ha attraversato in solitario la Manica, poi altre imprese fino al 2009, anno nel quale (il 31 agosto) è divenuta la prima velista inglese a circumnavigare la Gran Bretagna in solitario. Controlla incredibilmente il suo Artemis 20 con il respiro: grazie a un sistema di tubi per regolare timone e vele, su un modulo che mantiene il suo corpo in posizione stabile.

Blanca Manchón (ESP)
Le spagnole vanno forte in windsurf (anche se sbagliano alle Olimpiadi, e ne sappiamo qualcosa), e Blanca secondo l’ISAF ha mostrato stile conquistando il podio in tutti gli eventi ai quali ha partecipato quest’anno. Grazie a questo, è prima alla prima edizione dell’ISAF Sailing World Cup.

Anna Tunnicliffe (USA)
Grande atleta e ambasciatrice dello sport velico, Tunnicliffe ha mostrato il suo talento vincendo in molte diverse discipline della vela, confermandosi anche dopo la medaglia d’oro nel Laser Radial a Pechino 2008, in particolare nel match racing. Da un successo all’altro, è tornata anche al Radial e ora è comprensibilmente indecisa sul suo futuro olimpico.

Nominations maschili

Pascal Bidégorry (FRA)
Alla testa del suo equipaggio di Banque Populaire V ha stabilito un record storico nella traversata atlantica: 3 giorni, 15 ore, 25 minuti 48 secondi, alla media di 32.94 nodi, per 2.880 miglia, abbassando il precedente (Franck Cammas su Groupama 3, nel 2007) di oltre 12 ore.

Michel Desjoyeaux (FRA)
Vincere la Vendeé Globe, il giro in solitario senza scalo né assistenza considerato l’Everest della vela, è un risultato straordinario. Farlo due volte ha dell’incredibile. Il “professore”, però, l’ha fatto

Paul Goodison (GBR)
Oro nel Laser a Pechino 2008, si è preso una sosta di riposo ed è tornato ricominciando dove aveva lasciato: vincendo ancora il titolo mondiale e l’Europeo, oltre a Hyeres, Medemblik, Kiel. Insomma, chi è il più forte?

Torben Grael (BRA)
Partito a ottobre 2008 per la sua seconda Volvo Ocean Race su Ericsson 4, il fuoriclasse brasiliano record del mondo assoluto di medaglie olimpiche veliche (5), ha conquistato anche il giro del mondo dopo 9 mesi intensi e durissimi. Una specie di mito vivente, un imbattibile campione della vela a ogni livello. Per di più in un involucro di simpatia e carica umana con pochi confronti.

Nathan Outteridge (AUS)
Un talento naturale, un velista di classe sopraffina sin dall’età giovanile (tre medaglie d’oro agli ISAF Youth Worlds), quindi la discesa nell’agone olimpico con l’acrobatico 49er, col quale ha vinto gli ultimi due campionati del mondo, l’ultimo dei quali sul Garda. Qui si è superato anche in passione velica: sceso dal 49er è salito sul 29er come prodiere, finendo sul podio del mondiale, battendo di poco sua sorella Hayley che aveva a prua il prodiere abituale del fratellino, Jensen. Per farlo smettere bisognerebbe abbatterlo... Oppure dovranno pensarci Pietro & Gianfranco.

Link: www.sailing.org/worldsailor


(Nell'immagine: i nominati dell'edizione 2008, con Alessandra Sensini (poi vincitrice) e Vincenzo Onorato, a Madrid)


--> PS-Con un tempismo che ha dell'inverosimile, sul sito FIV tornato oggi a veder la luce, è stata pubblicata in data odierna una "news" dal titolo: "DELEGATI ITALIANI ISAF E ORC", e contenente questo testo: "Pubblichiamo l'elenco dei delegati italiani in seno all'International Sailing Federation e all'Offshore Racing Council per il quadriennio 2009 - 2012."
La velocità è tale da stimolare una anomala lacrimazione oculare: pensate che questo elenco reso noto dalla comunicazione FIV il 29 settembre 2009, risale nientemeno che alla conferenza ISAF di Madrid (novembre 2008): la bellezza di 11 (u-n-d-i-c-i) mesi fa. Sorge spontanea una domanda: se non è importato comunicarli finora, perchè proprio adesso? Cercheremo insieme le risposte. (Elenco dei delegati qui: http://www.federvela.it/node/5208)

Grazie Joyce, e ciao


LA SCOMPARSA DI JOCELYNE COURBOT MASSEROTTI: LA VELA PERDE UN’AMICA INDIMENTICABILE

E’ mancata questa mattina a Roma, nella sua bella casa, Jocelyne Courbot, per tutti sempre solo Joyce, la moglie di Sergio Masserotti. Una figura nota e assai presente nel mondo della vela, spesso al fianco di Sergio, prima regatante poi segretario di classe, quindi dirigente di lungo corso della Federazione Italiana Vela fino a diventare responsabile della vela d’altura azzurra. Una vita avventurosa e di slanci, dalla nascita in Francia, a Lione, da una mamma giapponese, alla famiglia, al mondo dello yachting, nella quale è passata lasciando il segno indelebile di una eleganza naturale, di una semplicità raffinata, di una innata generosità d’animo.

Da alcuni anni aveva intensificato i suoi viaggi velici al seguito di Sergio, alle prese con un cuore capriccioso. Una presenza sempre discreta e vigile, di amicizie e gioie che sapeva coltivare, arricchire e condividere. Una presenza che non è venuta meno neanche quando lei stessa ha saputo di dover fronteggiare il male. Nella battaglia ha messo tutta se stessa: la forza, la dolcezza e l’amore. Armi che non ha smesso di usare anche dopo la scomparsa di Sergio, un anno fa, e che ha trasmesso fino all’ultimo ai figli Eric e Yann e a chiunque le fosse vicino. Grazie Joyce, e ciao.

I funerali di Jocelyne Courbot Masserotti si terranno domani, mercoledi 30 settembre, nella chiesa Regina Pacis in Piazza Rosolino Pilo a Monteverde, in Roma, alle ore 11,30.

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