sabato 25 luglio 2009

Pensierini in un week-end di mezza estate


In attesa di preparare il penultimo capitolo del Check-up FIV ("Dalle parole ai fatti"), il post-consiglio federale ci propone una riflessione di tipo geografico-politico sugli equilibri (o squilibri) della Nuova FIV. Ricapitoliamo brevemente.

Presidente è Carlo Croce, che è anche presidente "dimissionario" ma operativo dello Yacht Club Italiano (I Zona), vicepresidente vicario Glauco Briante, tesserato per il Circolo Nautico Santa Margherita Ligure (I Zona), vicepresidente Alessandra Sensini tesserata Yacht Club Italiano (I Zona). Ora arrivano gli incarichi ai cosiddetti "manager" su argomenti specifici. Eccoli: al posto del Gruppo di Lavoro "Sviluppo Tecnico e Ricerca" (tra gli smantellati per fare economia), l'ultimo consiglio - come ci informa una news sul sito federale - ha dato incarico a un coordinatore: "Luca Devoti coordinerà tale attività avvalendosi anche del contributo tecnico offerto dal CONI, dall’Istituto di Fisica Nucleare, dall’Università di Pisa, dal Politecnico di Milano e dalla Vasca Navale di Roma". Luca Devoti è tesserato Yacht Club Italiano (I Zona). Poi, annunciata un paio di mesi fa da questo minuscolo blog e annunciata solo adesso che "Aldo Tomasina è stato incaricato di sviluppare il progetto Centri Federali". Aldo Tomasina è tesserato per il Gruppo Vela LNI di Milano, ma da tempo è un dirigente dello Yacht Club Italiano (I Zona), per il quale si è occupato anche dei rapporti tra AIVE (Vele d'epoca) e lo sponsor Officine Panerai, nonchè di incarichi minori. Giova ricordare anche che i Direttori Tecnici delle squadre nazionali federali, gli unici tecnici il cui contratto supera i 12 mesi, sono Luca De Pedrini, tesserato per il Circolo Nautico Loano (I Zona), e Paolo Ghione, tesserato per il Club Nautico Bordighera (I Zona).

Si tratta nella quasi totalità dei casi di nomi importanti, validi dirigenti o manager, atleti medagliati alle Olimpiadi, gente con curriculum notevoli. Ma non vi sembra una federvela che dal vertice in giù si sta sempre più ligurizzando? Una sensazione che pur non coinvolgendo come ho detto le capacità e la bravura dei personaggi, tra i quali annovero cari amici, resta poco confortevole. E alla quale si sarebbe potuto ovviare mantenendo in vita le Commissioni e i Gruppi di Lavoro, coinvolgendo più persone e soprattutto più Zone. E' un difettuccio di crescita, di quelli che alla lunga fanno mugugnare, anche al di là della volontarietà dell'opera prestata da ciascuno. La considerazione che si sarebbe potuto evitare suona anche come una "sveglia" al resto del Consiglio: la campagna elettorale è finita, basta aspettare a bocca aperta, è il momento di rimboccarsi le maniche e dire quello che c'è da dire, quando serve.

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