mercoledì 25 marzo 2009

Come finire all'angolo

La notizia dell’intesa firmata dai presidenti dell’Assonautica (Gianfranco Pontel), della FIV (Carlo Croce) e della LNI (Marcello De Donno) è di quelle buone. Tre entità che hanno funzioni e compiti analoghi nella promozione della passione per il mare e nella gestione dell’utenza, e che normalmente già svolgono attività in tal senso, hanno voluto firmare in pubblico un documento nel quale elencano gli obiettivi condivisi e prefigurano alcune strade comuni per raggiungerli. In tempi in cui ci si divide su tutto, un esempio virtuoso di unità di intenti. Tutto bene, tutto lodevole. Con qualche eccezione, che riguarda la FIV.

Convinta promotrice dell’operazione, che era in pista dal 2007 ed era stata già deliberata dal precedente consiglio federale, la FIV è arrivata al giorno del battesimo quasi di nascosto: non ha promosso in alcun modo la presentazione di oggi, nessun invito né comunicato è stato fatto dalla FIV prima della firma, il palcoscenico è stato lasciato tutto agli altri. E non è tutto. Il taglio degli interventi di oggi ha più volte sottolineato le caratteristiche dei 3 enti firmatari, fino a diventare un leit-motiv: l’Assonautica rappresenta l’”economia”, la LNI la “cultura” e la FIV lo “sport”.

Qui si annida uno dei pericoli di questa alleanza per il resto positiva. La forzatura della FIV che si occupa solo di Sport e vela agonistica. Alla cultura e al sociale legati al mare, ci pensano altri. Possono andare nel dimenticatoio 100 anni di storia, la nascita dello yachting, le scuole di vela, la promozione, i Corsi Olimpia, i Flying Junior penna rossa e arancione, migliaia di istruttori e allievi e la loro formazione, i saloni nautici, fino all’iniziativa Velascuola (intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, 10.000 studenti coinvolti nel primo anno, vela come materia che vale per i POF), che non a caso fa gola ai firmatari dell’alleanza.

L’immagine e la comunicazione FIV sono le grandi assenti e quindi le grandi sconfitte della giornata, alla faccia di migliaia di istruttori che in queste stesse ore preparano barche e tengono corsi di vela a giovani allievi insegnando – loro si, concretamente – la cultura del mare e della vela.

Naturale chiedersi dove fosse, in questa giornata, il vicepresidente vicario della FIV, Glauco Valerio Briante, che ha la responsabilità del Settore Promozione Immagine e Comunicazione, e che avrebbe dovuto essere al fianco del presidente Croce.

Il Cartello




Assonautica (che fa capo alle Camere di Commercio), FIV e Lega Navale Italiana firmano oggi un "Protocollo d'Intesa", nel quale si dichiarano alleati per "operare congiuntamente nei confronti delle Autorità Nazionali, Regionali, Provinciali e Comunali per il conseguimento di obiettivi totalmente condivisi e tali da soddisfare interessi ugualmente comuni". Capito? Approfondiamo.

I principali punti sui quali si svilupperà l'alleanza sono così elencati nel Protocollo:

- Promuovere la cultura del mare e delle acque interne, a livello nazionale, in collaborazione con i Ministeri
- Collaborare ogni qualvolta possibile nell’organizzazione di attività nautiche
- Promuovere la nautica da diporto e le attività produttive, sociali, culturali e sportive ad esso connesse

Interessante. Forse non nuovissimo, ma il fatto che tre enti ricerchino la sinergia almeno sugli interessi comuni è una buona notizia, di questi tempi. Il documento - oggetto di un vero e proprio "rito" con tanto di firma davanti ai fotografi da parte dei tre presidenti (Gianfranco Pontel, Carlo Croce, Marcello De Donno) con brindisi finale - termina poi con due lunghe e contorte frasi assai sibilline. Eccole.

- Valorizzare in maniera sinergica la propria presenza ed il proprio contributo nell’ambito delle iniziative normative centrali o locali tese a promuovere lo sviluppo infrastrutturale dedicato al diportismo nautico;

- Condividere, a beneficio dei propri soci e nel rispetto di quanto previsto dai rispettivi regolamenti attraverso accordi specifici da definire a parte, le infrastrutture nautiche sul mare o nelle acque interne onde favorire la pratica del turismo nautico da parte degli associati.

Tra la nebbia dei paroloni, compaiono alcuni termini da tenere d'occhio: "iniziative normative", "infrastrutture" (due volte), "accordi specifici da definire a parte" e "turismo nautico".

Per inquadrare meglio il significato dell'iniziativa, va ricordato che questo protocollo gira sui tavoli dei tre enti dal marzo del 2008, ed era anzi già stato deliberato dal Consiglio Federale FIV e firmato da Assonautica e Federvela. Al tempo, anzi, la FIV era il più attivo dei tre a spingere e promuovere il "cartello". Oggi la spinta viene anche dalla nuova politica della FIV di grande apertura verso la Lega Navale Italiana (da alcuni giudicata anche un po' eccessiva). E' solo politica? O c'è altro? E dov'è in questo cartello UCINA?

Le parole del Protocollo fanno pensare: molte delle attività di promozione (la stessa iniziativa Velascuola) create e svolte dalla FIV potranno diventare oggetto delle "sinergie"; e che dire dei benefici di vario genere legati al tesseramento federale?

Il futuro ci dirà chi ha guadagnato di più da questa alleanza. Resta singolare che la promozione dell'accordo sia snobbata dalla FIV, sconosciuta ai più anche tra gli organi federali, col risultato che la progenitura e la comunicazione sono lasciate completamente ad altri.

Chissà se è solo una piacevole e innocua commedia, quella in scena oggi a Roma, alla Casa del Cinema a Villa Borghese.

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