sabato 14 marzo 2009

Eppur si cambia

La vela azzurra è già in marcia per Londra 2012. Si riparte dalle due medaglie e mezzo (Alessandra Sensini, Diego Romero, e il quarto posto dei Sibello nel 49er che brucia ancora) di Pechino 2008, dagli stessi nomi e da programmi simili. Ma il fascino del nuovo corso del presidente Carlo Croce, da solo, è in grado di dare la sensazione di voltare pagina. Luca De Pedrini e Paolo Ghione (i tecnici vincenti dell’era di Sergio Gaibisso) sono i due direttori tecnici, gli allenatori tenderanno a diminuire in quantità per salire in qualità, le squadre nazionali girano intorno agli equipaggi che sono nel club olimpico del CONI, e parallelamente decolla uno Youth Team che guarda al serbatoio di giovani provenienti dalle altre classi. Proprio Croce ha sottolineato le parole d’ordine che vogliono cambiare la Federvela: “La formazione, la meritocrazia e la promozione della vela. Quello che ci prefiggiamo con questo piano è formare gli atleti dall’inizio, per continuare a seguirli nel tempo fino ai più alti livelli agonistici: vogliamo far emergere i migliori e valorizzare i talenti”. Definire in anticipo i criteri di selezione dei velisti per Londra 2012, secondo la nuova dirigenza federale, servirà a dare pari opportunità a tutti, e sfornare atleti in grado di puntare alle finali ai prossimi giochi. Le selezioni si svolgeranno tra marzo e maggio del 2011, e guarderanno a chi sarà classificato nelle prime 10 posizioni o in Medal Race in occasione delle regate di Palma, Hyeres e Riva del Garda. Del piano strategico della Federvela 2009-2012 presentato ieri a Ostia presso la Guardia di Finanza, fa parte anche la diffusione della vela. “L’obiettivo a lungo termine della Federazione - ha detto ancora Croce - è quello di avvicinare il maggior numero di persone a questa bellissima disciplina”.

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