giovedì 30 aprile 2009

Lo strano caso di Diego Romero



Dalla lista dei convocati FIV per la tappa italiana Eurolymp Olympic Garda (5-9 maggio a Riva del Garda) manca, a sorpresa, il nome dell'italo-argentino Diego Romero Paschetta, la medaglia di bronzo azzurra nella classe Laser alle Olimpiadi di Pechino (Qingdao) 2008. Dopo un inverno di "stacco" più che giustificato dall'attività, Diego è tornato in regata a Palma e Hyeres con risultati non certo brillanti. Ma una medaglia è una medaglia, e non a caso il suo nome è nella fascia alta della composizione delle Squadre federali, oltre che tra i 6 azzurri a far parte del Club Olimpico del CONI. Perchè allora questa esclusione imprevista, proprio nella regata nelle acque "di casa" (Diego ha casa a Riva)? Qualcuno ha visto Romero un po' sovrappeso, qualcun altro un po' giù psicologicamente: e quest'ultima a quanto pare è la motivazione della scelta tecnica. Singolare, considerando che indiscutibilmente la migliore qualità di questo atleta 35enne ed esperto è proprio la sua motivazione, caparbietà e capacità di concentrazione.

La vicenda sportiva di Diego Romero nella vela italiana è vissuta spesso tra alti e bassi, e conoscendo l'atleta sappiamo che supererà anche questa fase. Il trattamento, semmai, mette in luce qualche trepidazione tecnica di troppo, specie considerando che siamo nell'anno post-olimpico, tradizionalmente dedicato a una fase di scarico, indicata in particolare per gli atleti non giovanissimi. Il caso-Romero non deve adesso sfuggire di mano e dilatarsi: Diego è un patrimonio e ha regalato alla vela azzurra una dote storica per la quale forse non è stato ancora ringraziato abbastanza. La classe Laser è una dannata macchina da guerra nella quale anche un bronzo olimpico può finire nelle retrovie nel breve volgere di una bolina. Ma anche la più ferrea delle regole nella gestione di un atleta, a questi livelli, deve essere flessibile. Le strade da pensare sono tante (pausa di riflessione; cambio di classe: a Diego piace la Star; e persino l'inserimento in un quadro tecnico: Diego è già allenatore di Laser e con ottimi risultati) ma tutte finiscono nello stesso posto dove merita di andare una medaglia olimpica in carica: Londra 2012. Diego, Luca, Paolo ed Egon di sicuro ci stanno riflettendo: buon lavoro.


Nella foto: Alessandra Sensini (attuale Vicepresidente federale), Paolo Ghione (attuale DT azzurro) e Diego Romero, alla festa di Casa Italia CONI a Pechino per le due medaglie di Qingdao

lunedì 27 aprile 2009

Oceano, Italia



Dicono che dietro a Giovanni Soldini e Vittorio Malingri ci sono pochi ricambi. Dicono che la vela oceanica in Italia non ha seguito. Dicono che la FIV si occupa troppo poco dell'altomare, quello vero, oltre le colonne d'Ercole. Dicono tante cose, alcune giuste, altre da valutare. Intanto l'Italia non ha coste sull'Oceano, ma sullo splendido Mediterraneo: sarà pure una prima spiegazione del perchè ci mancano le frotte di navigatori solitari francesi o inglesi? In fondo la navigazione oceanica sportiva, in regata, è sempre stata un feudo anglo-francese, ma la presenza italiana, pur tra alti e bassi, secondo me sta crescendo, almeno tra i solitari. C'è Pietro D'Alì, c'è Matteo Miceli, ci sono i (tanti) del gruppo mini-transat, alcuni dei quali con ottime prospettive di crescita (Caracci, Gesi, Pendibene, ma ce ne sono anche altri e non voglio fare torto a nessuno: torneremo comunque sull'argomento), c'è sempre Vittorio Malingri, Ciccio Manzoli, ci sono le new-entry della Ostar di quest'anno. La vela in solitario sta pian piano conquistando gli italiani. Speriamo che presto gli italiani conquistino i primi posti della vela in solitario: abbiamo visto che il successo ha subito riportato in auge Giovanni Soldini (anche se ha vinto in coppia con D'Alì) dopo gli anni magri del trimarano.

Va meno bene sul fronte oceano in equipaggio. Qui siamo presenti e bravi a livello di Rally o giri del mondo "privati", ma non nelle regate, e tanto meno nella Regata: la Volvo Ocean Race, il giro del mondo a vela in equipaggio, dal quale la Grande Italia (3 sfide in Coppa America e tanti titoli nell'altura tra le boe) è assente da molte edizioni. L'ultimo fu Brooksfield dello skipper Guido Maisto nel 1997-98. Una volta c'erano i Doi Malingri, i Giorgio Falck, i Corrado Di Majo, i Tonino Chioatto...

Dallo Speciale 80 ANNI FIV (www.federvela.it/80anni) citiamo: "La nostra presenza al giro del mondo, la Whitbread (giro del mondo in equipaggio a tappe, l'attuale Volvo Ocean Race ), risale alla prima edizione, 1973, con tre barche: Guia di Giorgio Falck, CS&RB di Doi Malingri e Tauranga di Eric Pascoli. Ma la vera esplosione della vela oceanica è degli anni ottanta. Falck partecipava nel 1981 con Rolly Go e nel 1989 con Gatorade e Corrado di Majo nel 1977 con B&B. Una presenza più numerosa all'edizione successiva. Con Falck con Rolly Go, Roberto Vianello con Ilgagomma, Doi Malingri con Save Venice, Beppe Panada con Viva Napoli e Claudio Stampi con La Barca Laboratorio."

E visto che l'ultimo skipper italiano al giro è stato Guido Maisto, introduciamo l'elemento anomalo della voce "Oceano, Italia", quello degli equipaggi doppi e delle regate in due. Nè da soli nè in tanti. La Roma per 2, nata da una felice collaborazione tra Riva di Traiano con Mannucci, Denotti e Venanzangeli, Bolina con Casti e Pasquale De Gregorio, ha avuto sin dalla prima edizione (1994: lo so perchè, modestamente, l'ho vinta nella nostra classe, con un half tonner di nome Per Elisa e ribattezzato Fare Vela e in coppia con Lello Magnini, che saluto) ha avuto successo e audience, più della pur bellissima Cinquecento X 2, e ha dato vita ad altre imitazioni. All'ultima Roma per 2 ha vinto una coppia: proprio Guido Maisto con Andrea Mura, e con Vento di Sardegna (nientemeno che il restauro del glorioso Wind della Vendeé Globe di Pasquale De Gregorio).

Insomma l'Oceano non scorrerà nel sangue dei velisti italiani (troppo bello starsene nel nostro paradiso mediterraneo), ma di movimento con l'altomare "Blue Water" ne stiamo creando. E sarà quindi il caso - anche per la FIV - di occuparsene in pianta stabile. Loro, i solitari, lo chiedono da tempo. Nei talk show al salone di Genova lo abbiamo ripetuto tante volte. Ora che la Nuova FIV è guidata dal presidente dello Yacht Club Italiano che ha portato in Italia persino una tappa del Grand Prix dei Mini 650, forse (dico forse) qualcosa accadrà. E noi ci saremo. Oceano, Italia.

(Nella foto Massimo D'Alema, che alla politica preferisce di gran lunga la vela - come dargli torto? -, e che ha vinto la Roma per Tutti in equipaggio, mentre parla in banchina con Maisto e Mura alla premiazione della regata)

giovedì 23 aprile 2009

Primo mese del blog: 4500 volte grazie!


(Foto Francesco Rastrelli - www.francescorastrelli.com)

Nel primo mese di vita circa 4.500 accessi, e soprattutto tanta partecipazione diretta: un risultato incredibile. Un ringraziamento a tutti coloro che con interesse hanno seguito questo blog, si sono coinvolti e hanno partecipato al dibattito, con commenti, email, risposte ai sondaggi, anche qualche critica. Troppa grazia. La vela è altro, ben altro che un piccolo blog. Grazie al cielo, aggiungo io. Ieri sono stato 5 ore sul mio Laser, tra pioggia e sole tra le nuvole, solo il rumore della scia e lo sciabordio dell'acqua. Non c'è altro, la vela - per tutti noi - è questo. Uno stato dell'anima, momenti di libertà, rigenerazione.

Poi c'è la vita di tutti i giorni, certo. E c'è la FIV, l'ente che in Italia presiede a tutto ciò che sta intorno a questa meravigliosa possibilità di rigenerazione che è la Vela. La Vela è il mio lavoro (ho fondato Fare Vela e il Vela Show, seguito 5 Olimpiadi e 4 America’s Cup, tra le altre cose) e la FIV è stata ben più di un datore di lavoro, è stata la mia casa per 15 anni. Perchè il concetto-chiave è che io credo fermamente nella federazione: nel suo ruolo, nella sua centralità, nella possibilità di guidare e far crescere l’intero movimento della Vela.

Il ricambio è un fatto normale in un ente, e non ho emozioni particolari diverse da quelle che potete immaginare, quando si cambia un lavoro fatto con passione e con persone speciali per 15 anni. Le persone con le quali ancora ci incontriamo tutti i giorni, le Zone, i Circoli Velici e i loro straordinari dirigenti volontari, gli istruttori, i tecnici, gli atleti, gli appassionati, gli operatori, chi costruisce e ripara barche vele o attrezzature, e chi semplicemente, va in barca e veleggia per qualche ora, rigenerandosi e caricando la sua vita di un po' di libertà. La stessa libertà che ho di scrivere questo blog, unita al dovere di fare il mio mestiere: guardare, raccontare, ricordare, commentare e persino suggerire. Continuando a voler bene alla Vela e alla FIV. Fatelo anche voi. Facciamolo tutti.

Idee per la Comunicazione FIV

Quali sono i valori su cui puntare per "comunicare" al meglio la Vela e le attività e il ruolo della sua Federazione? E quali obiettivi credibili e raggiungibili dovrebbe avere un piano comunicazione FIV? E ancora, qualche idea concreta e i relativi mezzi da usare per promuovere la Vela, i suoi Personaggi, gli uomini e le donne del nostro sport?

Mi piace condividere con voi qualche traccia di un vero e proprio progetto comunicazione, ad uso e consumo di tutti, compresi (anzi soprattutto) coloro che - adesso - hanno voce in capitolo.

Qualche esempio dei "valori" della Vela

• La natura. Vela come sport e disciplina rispettosa dell’ambiente
• La formazione. Capacità formative e educative della vela, per i giovani ma non solo
• La solidarietà. Vela come solidarietà e spirito di squadra
• La cultura del mare. Vela come avventura, tecnologia, agonismo e tradizione marinara
• La cultura sportiva. Vela come sport della storia olimpica
• Comunità dei velisti come target qualificato

E quale esempio di "obiettivi" di una comunicazione

• Promozione della Vela al pubblico
• Aumentare la visibilità e la presenza della Vela sulle televisioni
• Ampliamento della comunicazione interna (dialogo con le Zone, gli affiliati e i tesserati) attraverso il potenziamento degli strumenti e dei media
• Centralità della FIV nel rapporto con le altre istituzioni e con il mondo dell’industria nautica
• Immagine sempre positiva e autorevole dell'Ente federale
• Capacità di fornire servizi e attrarre tesserati dai diversi ambienti della vela
• Rendere costanti le iniziative di promozione scolastica e giovanile della vela
• Crescita tecnica e agonistica in tutti i settori della vela – Gap da colmare (vela oceanica)
• Risultati olimpici
• Risultati giovanili
• Affermazione di personaggi positivi e attraenti per il pubblico (atleti, tecnici, navigatori)

La FIV è Nuova o no? Allora il cambiamento in atto nella Federazione dovrà attuarsi anche nella Comunicazione. La mia idea è che tale fase di rinnovamento possa prendere le mosse dagli elementi positivi e dalla crescita di risultati della Comunicazione e dell’Immagine FIV negli ultimi anni, introducendo le innovazioni e i miglioramenti possibili. Una comunicazione mirata ad affermare l’autorevolezza e il rispetto verso la federazione è finalizzata anche a ottenere l’attenzione di partner amici e sponsor, che a loro volta investiranno nella loro comunicazione sulla vela, innescando un circuito positivo.

Esempi di "temi" da tradurre in azioni di comunicazione nel 2009

• La Vela Olimpica
• La Tessera FIV
• Il bello della Vela – La vela come tradizione, sport, cultura, educazione, avventura e solidarietà; tutti i modi di fare vela (giovani, derive, olimpiadi, multiscafi, windsurf, ): una grande promozione “trasversale” da inserire come costante in tutti gli elementi di comunicazione e presenza della federazione sui media
• Velascuola e il sistema delle Scuole Vela FIV – due cose diverse, benchè alleate
• Promuovere i propri media



Esempi di "azioni" concrete

- Vela Day - Una giornata di grande promozione con "porte aperte" in tutti i Circoli Velici FIV d'Italia
- Vela Olimpica azzurra: sfida a Londra 2012 – E' necessario promuovere gli atleti, trasformarli in personaggi
- Testimonial della Vela e della FIV (per esempio: Giovanni Soldini che promuove nelle scuole il progetto Velascuola)
- Nuovi volti (soprattutto giovani)
- Palazzo di vetro – Programmi di comunicazione speciale sulle attività e le decisioni del “Governo” FIV
- FIV Awards (Oscar della Vela) – Rilancio del premio già assegnato dalla FIV nel 2007
- Promozione della Vela ai saloni nautici



E infine qualche esempio di "mezzi" da utilizzare: gli strumenti della comunicazione

- Produzione video e TV FIV
- Sito internet www.federvela.it (ulteriormente potenziato e aggiornato)
- Federvela Channel (Web-Tv)
- Kit “Scegli la Vela” – Una serie di strumenti da distribuire alle Zone e ai Circoli Affiliati
- Annuario FIV - L'Annual Book della FIV, da potenziare ulteriormente
- Rivista FIV – Perchè non ripensarci?
- Archivio FIV – Valorizzare l'imponente raccolta di immagini a disposizione



C'è chi naviga e chi comunica. Buon vento e buon lavoro: sono indispensabili gli uni agli altri. Ma qualcuno deve pur coordinare il ballo, altrimenti ci si pesta i piedi. Che sia un ruolo che spetti alla FIV è fuori di dubbio. Basta trovare le persone giuste.

mercoledì 22 aprile 2009

Leggi la mia intervista su Albaria


Pubblico la gentile intervista degli amici siciliani pubblicata su Albaria-Prima Pagina, la testata giornalistica del sito www.albaria.com. Dario Prestigiacomo ha saputo cogliere bene il mio stato d'animo.

Vela: L'INTERVISTA A FABIO COLIVICCHI
"SCARICATO" DALL'UFFICIO STAMPA DELLA FIV PROMETTE DI RESTARE LEGATO AL MONDO DELLA FEDERVELA. SUL WEB IL SUO NUOVO BLOG
5 aprile - Intervista all’ex capo dell’ufficio stampa della Federvela, rimosso dall’incarico dopo 15 anni di servizio. «Ci sono rimasto male. Croce? Purtroppo, non è riuscito a mantenere quanto promesso». Sul nuovo programma olimpico dice: «Ma quale cambiamento. Il documento è perfettamente in linea con quanto fatto finora. Il che mi sembra un’ottima cosa, visti i risultati degli ultimi anni». E promette: «Dal mio blog - www.lamiafedervela.blogspot.com - continuerò a lavorare per il bene della vela italiana e della federazione»

di Dario Prestigiacomo

Fabio Colivicchi, dopo quindici anni trascorsi alla guida dell’ufficio stampa della Fiv, il nuovo presidente federale Carlo Croce ha deciso di non rinnovare a te e al tuo staff l’incarico. Come hai preso questa decisione?
«Sarei un bugiardo se non dicessi che ci sono rimasto male. Ancora oggi non riesco a farmene una ragione. Dopo tutti questi anni passati alla Fiv, mi sentivo e mi sento un “federale” a tutti gli effetti. Per questo, avrei voluto continuare. Ma capisco anche che quando si vuole portare avanti un cambiamento come quello annunciato dal neo presidente Croce, può succedere anche una cosa del genere. Dal canto mio e degli altri membri dello staff con cui ho lavorato per anni, possiamo dire con fierezza di essere sempre stati al di sopra della parti e mai agganciati a questo o a quel carro politico».

Quindi si è trattato di una scelta tecnica e non politica?
«Non saprei. Posso solo dire che pochi giorni dopo il suo insediamento, Croce ci aveva rassicurato, promettendoci che avrebbe mantenuto il rapporto di lavoro con noi. Oggi, non posso che prendere atto che la promessa non è stata mantenuta. E non so per quali motivi, né a causa di chi».

Adesso che hai traslocato dalla Fiv, continuerai a seguire il mondo della vela?
«Certo che sì. Del resto, con la mia agenzia di comunicazione, specializzata nel settore della vela, stiamo seguendo diversi progetti. E poi, mi sto divertendo molto con il mio nuovo blog, www.lamiafedervela.blogspot.com».

Già, il blog. Nell’intestazione si legge: “Cosa fa e qual è il ruolo della Federazione Italiana Vela? Qual è il senso del Grande Cambiamento in atto nella FIV, chi lo governa davvero e dove può portare?”. Quesiti che evidenziano l’intenzione di non abbandonare l’interesse per quello che accade nelle stanze della federazione. Insomma, sarai una sorta di organismo di controllo della Fiv in attesa di diventarne presidente?
«Ma no. Il blog è nato per divertimento. E poi, ripeto, io mi sento a tutti gli effetti un federale. Tengo troppo a questa struttura. Il mio blog potrebbe essere uno stimolo per tutto il movimento della vela italiana».

A proposito della vela italiana, la Fiv ha varato in pompa magna il nuovo programma olimpico. Che ne pensi?
«Lo hanno presentato come un programma di rottura rispetto al passato. Ma a me sembra che invece si ponga in continuità con quanto fatto finora. Il che non è un male, visti i tanti successi che la vela italiana ha raggiunto in questi anni, dal windsurf alla vela d’altura, dalle competizioni europee a quelle olimpiche. La novità, semmai, sta più nella comunicazione che nei contenuti: osservo una sorta di “marketing del cambiamento” che non saprei come giudicare. E poi, ho notato una certa rigidità nel fissare alcune linee programmatiche, quando, a mio avviso, sarebbe meglio essere più flessibili. La flessibilità finora ha funzionato, soprattutto in un paese come l’Italia. A ogni modo, condivido la necessità, espressa da Croce e altri, di sburocratizzare la Fiv, anche se bisogna lavorare più sulla percezione che si ha delle federazione, piuttosto che sul suo presunto “gigantismo” burocratico».

Ma qual è, oggi, lo stato di salute della vela italiana?
«Obiettivamente ottimo. Se guardiamo fuori dai nostri confini, la vela è in crisi, mentre da noi è in continua crescita, tanto negli iscritti quanto nei risultati. I successi di Pechino 2008 lo testimoniano».

Per chiudere, in questi anni alla Federvela hai avuto modo di conoscere il movimento della vela siciliana. Che ricordi hai a proposito?
«Ho tantissimi ricordi e tutti positivi. Penso all’Albaria, soprattutto, la cui rivista nacque più o meno in contemporanea con la mia, Fare Vela. Ricordo che sfogliavo il loro giornale avidamente, come una sorta di pietra miliare dell’informazione sportiva. E poi, col tempo, ho avuto l’occasione di approfondire la conoscenza della vela palermitana, una realtà che considero stupenda».

Articoli correlati:
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/cambio_ufficio_stampa_fiv.htm

martedì 21 aprile 2009

Sui Centri Federali splende il Sole. 24 Ore



Una politica di rilancio dei Centri Federali (del resto auspicata da tutti e da tempo) è un cavallo di battaglia della Nuova FIV. Come molti altri cavalli, sembra svogliato alla partenza. Ma ecco lo scatto: sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore dell'11 aprile (per la verità nel contesto di uno speciale "immobiliare") compare l'elenco dei prossimi Centri Federali. Eccoveli: Liguria (Imperia), Toscana (Marina di Scarlino), Sardegna (La Maddalena) e Puglia (Bari). Non fa una piega: sono regioni amiche elettoralmente, e possono anche avere caratteristiche tecniche e geografiche valide. Ma possibile che un quotidiano economico lo sappia prima degli interessati, a cominciare dagli stessi consiglieri federali? Comunicare necesse...

lunedì 20 aprile 2009

Dalla ricerca Vela e Velisti (2007-2008)/2

Per la seconda volta evidenziamo, a beneficio di tutti, alcuni dati tratti dall'importante ricerca di mercato "Vela e Velisti" che la FIV ha voluto effettuare nel 2007 e realizzata dal team del Professor Sergio Cherubini della facoltà di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata. Un lavoro, giova ricordarlo, concepito come il primo passo di un programma che avrebbe dovuto avere successivi sviluppi e portare a un quadro organico della situazione generale della Vela in Italia e della FIV. Sviluppi per ora fermi, che auspichiamo possano essere ripresi. Ho una convinzione: la ricerca, anche in un settore come la Vela, è un terreno sul quale vale sempre la pena investire, è la prima condizione per crescere.

Questa volta guardiano al Capitolo 1.3 intitolato “I velisti nel Mondo”, con dati significativi sulla penetrazione della Vela nei maggiori paesi. E qualche sorpresa. (Cliccare sulle immagini per ingrandirle).

"Negli ultimi anni, anche grazie a eventi come l’America’s Cup, la vela è riuscita ad allargare la base sia degli interessati che dei praticanti. Oggi il numero degli interessati alla vela nel mondo è pari a circa 40 milioni di persone, mentre sono 15 milioni le persone che in qualche modo svolgono attività veliche (fonte:ISAF). Numeri questi che, seppur piccoli (su scala globale), risultano interessanti e fanno catalogare questo sport come uno sport non di nicchia ma almeno di seconda fascia. In considerazione delle nazioni che di volta in volta vengono analizzate, l’importanza che lo sport ricopre, può variare notevolmente.
Le nazioni dove, in rapporto alla popolazione, la vela è maggiormente praticata sono la Nuova Zelanda, l’Australia, i paesi del nord Europa come Svezia, Finlandia e Danimarca. Alto è anche il numero di velisti in nazioni come USA, Spagna e paesi del
mediterraneo."



"Con le figure 7 e 8 si può inquadrare meglio la numerosità degli interessati e, quindi, la portata dello sport nelle differenti nazioni."



"In termini assoluti le nazioni con il maggior numero di velisti sono gli Stati Uniti, la Germania e l’Italia, dove esiste un mercato della nautica consolidato."







"Si stima che in Italia le persone con più di 14 anni interessate alla vela siano 1,8 milioni, a fronte di un numero di praticanti che si attesta sulle 122 mila unità. Se si considerano anche gli spettatori delle regate, è possibile superare il tetto dei 165 mila
utenti. I tesserati FIV nel 2006 sono stati circa 85 mila, in crescita anche questi. Sotto il profilo socio-demografico gli appassionati della vela sono prevalentemente di sesso maschile (69% uomini e 31% donne) e di età compresa fra i 25 ed i 44 anni (il 42% del totale si posiziona in questa fascia anagrafica). Di particolare interesse sono anche i dati che emergono dalla classificazione socioeconomica degli appassionati allo sport velico.
I velisti sono concentrati soprattutto al Nord e con un'appartenenza a classi socioeconomiche evolute (ovvero con elevati livelli di reddito e alto status sociale). Infatti la metà degli interessati alla disciplina della vela è in possesso di un diploma di media
superiore o di una laurea a fronte di una percentuale di ”alto istruiti” nella popolazione italiana di poco superiore al 30%."



"La vela è uno sport che ha la caratteristica di poter essere praticato per l’intero arco della vita, infatti la fascia di età più numerosa è quella sopra i 35 anni. Situazione simile è riscontrata analizzando i dati dei tesserati all’interno del quale però è forte anche la componente dei giovani velisti della fascia di età che va dagli anni 12 ai 18.
Da questi dati, quindi, emerge un elemento caratterizzante della vela e cioè che questo è uno sport che ha un “life time value” importante. Questo significa che chi inizia a praticare lo sport lo pratica per un lungo numero di anni."

--> Bisogna aggiungere che il dato sul tesseramento FIV (85.000) è riferito al 2007, e che nel frattempo i tesserati della Federvela sono circa 96.000 (nel 2008 c'è stato anche il traino dell'iniziativa Velascuola). Ma i numeri della ricerca e i coefficienti sono abbastanza chiari: l'Italia è uno dei grandi paesi della Vela nel mondo, e in rapporto ai km di costa e alla popolazione la federazione ha coinvolto bene i cittadini. Vuol dire, in sostanza, che tutti i soggetti coinvolti nella crescita della Vela, a vario titolo, hanno lavorato bene in questi anni. Certo che si può fare sempre meglio, ma quest'onda lunga deve continuare, e tutti noi dovremo essere osservatori attenti di questo processo.

sabato 18 aprile 2009

No camera please!

La stagione è iniziata e l'attività di produzioni video-tv della FIV, un tempo florida e costante, è ferma al palo. Finanziata da oltre 12 anni grazie all'accordo con la RAI per l'acquisizione dei diritti tv sulla vela, l'attività aveva consentito alla FIV di dotarsi di una struttura interna fissa in grado di produrre e rilanciare le immagini di tutti i maggiori eventi velici in Italia (e a volte all'estero).

Nel 2008 l'accordo FIV-RAI è stato firmato per due anni, quindi è valido anche per questo 2009, e offre alla FIV le risorse economiche per produrre e quindi fare promozione della Vela. Ma nonostante le ripetute richieste di Rai Sport, e un incontro a Saxa Rubra, fino a oggi la RAI non ha avuto alcuna immagine di vela 2009, e il servizio sulla vittoria dei Sibello a Palma è andato con immagini di repertorio (Riva del Garda 2008). Questo week-end la ex troupe federale avrebbe avuto molto da fare, invece l'attuale semplicemente non esiste. L'ansia di smontare tutto, anche le cose che funzionavano assai bene, ha colpito ancora. Ma chi conta i danni per la Vela?

giovedì 16 aprile 2009

Sarà Gianni Storti il nuovo segretario generale FIV



Sarà Gianni Storti, attuale responsabile area sport dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, il nuovo segretario generale della FIV dal prossimo mese di luglio. La carica è attualmente vacante dopo che Antonio Micillo ha lasciato, per sua scelta, a dicembre. Storti ha una vasta esperienza nel mondo sportivo, avendo ricoperto il ruolo anche nella Federazione Italiana Nuoto del Sen. Paolo Barelli (2000-2001), nella FIDAL (Atletica Leggera, Presidente Gianni Gola, 2001-2004), nella FISI (Sport Invernali, presidente Gaetano Coppi, 2004-2006), nella FISG (Sport Ghiaccio, dove aveva iniziato nel 1999-2001, e dove è stato anche durante le Olimpiadi di Torino, 2006-2007). Un grande uomo di sport, che a Genova verrà volentieri perché ci abita suo figlio, e che qualcuno paragona già a un altro predecessore, Mauro Tirinnanzi, al quale lo accomuna anche il titolo di Maestro dello Sport.

(Nella foto, Gianni Storti nel 2002 a un evento della FIDAL)

martedì 14 aprile 2009

I torni contano?

Uno degli argomenti più ripetuti dai nuovi dirigenti FIV è il (presunto) rosso di bilancio ereditato dalla gestione precedente. E’ stato ribadito in più d’una occasione, scritta e parlata. Tra le più importanti se ne trova traccia nel discorso del neo-presidente Carlo Croce al primo Consiglio Federale dell’anno (Link: http://www.federvela.it/node/3297), e più recentemente nell’intervista rilasciata dallo stesso presidente a un sito internet e trasmessa in video. Nel primo caso si parla di “eredità pesante”, nel secondo di “bilancio rosso, a sorpresa”. In precedenti circostanze c’erano state anche illazioni non troppo velate e senza remore, sulle quali è meglio chiosare. Resta il punto: come sta il bilancio FIV? Come stava al momento dell’insediamento della nuova amministrazione federale? E quali sono le prospettive per le casse dell’ente in un anno difficile come questo per l’economia mondiale?

Proprio perché il tema è stato sollevato dall’interno della Nuova FIV, ci si aspetterebbe un esempio di trasparenza: non limitarsi alle parole, ma passare alle cifre. Attesa destinata a restare vana, a quanto sembra. I numeri restano nei cassetti e le chiacchiere continuano a ballare, suscitando una manciata di legittime domande. Se i nuovi dirigenti FIV hanno trovato un buco a sorpresa nel bilancio, perché il responsabile del Settore Amministrazione è rimasto lo stesso (il giovane e valido consigliere di presidenza Francesco Ettorre)? Visto che i due terzi dei Revisori dei Conti sono rimasti invariati rispetto al quadriennio precedente, non sarebbe giusto informarsi con loro sui motivi del (presunto) disavanzo? Se l’entità del presunto buco è oscura (almeno ufficialmente), e i motivi che l’hanno generato inspiegabili, non sarebbe lecito almeno conoscere le (eventuali) conseguenze per la gestione 2009?

Tranquilli, su questo ci sono buone notizie. Intanto i contributi CONI sono stabili con tendenza al leggero rialzo rispetto agli anni recenti. Per la Federvela, il contributo che il CONI riconoscerà nel 2009 è di 3.163.000 euro. Da segnalare che i contributi ufficializzati sono comunque al netto dell’attività sportiva, della logistica e del personale. Il che significa che la somma è destinata a crescere.

Il totale dei contributi che nel 2009 andranno alle 40 federazioni sportive (più le 5 “fuori perimetro” che comprendono cronometristi, medici sportivi, automobile e aero club, e il comitato paralimpico pur soggetto a nuove organizzazioni) affiliate al CONI è di 193,864 milioni di euro. E' il calcio con 81 milioni la disciplina che si aggiudichera' nel 2009 i maggiori contributi Coni. Questa la 'top ten' delle federazioni per i contributi dal Coni per il 2009 per l'attività sportiva (a parte la Figc, per la quale resta invariata la cifra di 81 milioni di euro stabilita con un contratto a parte): 1) atletica leggera 7,07; 2) nuoto: 5,84; 3) sport invernali 5,73; 4) ciclismo 4,97; 5) scherma 4,89; 6) ginnastica 4,71; 7) judo lotta karate 4,64; 8) canottaggio 4,22; 9) pallacanestro 4,18; 10) pallavolo 3,82. Precedono (di poco) la Vela anche: Sport Ghiaccio (3,49), Tennis (3,49), Tiro al Volo (3.34), Pugilato (3,29) e Canoa-Kayak (3,20). La FIV è al 16° posto tra le 40 FSN (17° comprendendo la “fuoriclasse” FGCI).

Come si è arrivati al recupero delle finanze per lo sport lo spiega il segretario generale del CONI, il “velista” Raffaele Pagnozzi: “Dallo 0,7% del prelievo fiscale sul settore “new slot” verranno circa 100 milioni di euro - ha detto il segretario - e quindi, dato il taglio in Finanziaria di circa 113 milioni, risultano circa 13 milioni di euro in meno”. Questi 13 milioni di euro saranno compensati dalla diminuzione dell'entità del contratto di servizio tra Coni e Coni Servizi SpA, la società del ministero dell'Economia che gestisce le attività del Coni.

Dal CONI, con il quale la Nuova FIV sembra in ottimi rapporti, come si vede la trasparenza non manca. Per questo ci auguriamo che anche da Corte Lambruschini arrivino notizie, e soprattutto numeri, quelli veri. Solo in questo modo si potrà impostare un programma che deve avere il respiro di un quadriennio, ed evitare (come ha fatto finora il Nuovo Consiglio) di prendere impegni a breve scadenza, e fare contratti annuali. Come può un tecnico o un atleta guardare a Londra 2012 se può vedere solo fino al 31 dicembre di quest’anno? E come puo’ nascere un piano comunicazione efficace, magari rivoluzionario, se gli incaricati hanno un solo anno di contratto* (che sarà loro appena sufficiente a entrare un po’ nella realtà e nelle dinamiche della vita federale)? Va bene la prudenza nella gestione di soldi pubblici, ma la trasparenza esige anche una minima condivisione di obiettivi e relative risorse, e lo sguardo sul futuro.

* Il contratto di 1 anno con una società che si occupa di “informazioni alla stampa” prevede un importo superiore, seppure di poco, a quanto spendeva la FIV in precedenza per una struttura che impegnava tre professionisti con numerose mansioni in più. Dreaming transparency...

venerdì 10 aprile 2009

La Vice Presidente FIV Alessandra Sensini candidata alle Europee (PD)



L'ANSA ha battuto ieri la notizia che segue:

VELA, SENSINI SI CANDIDA COL PD ALLE ELEZIONI EUROPEE
La sfida è politica, ma Alessandra Sensini, campionessa olimpica di windsurf a Sydney 2000, per prepararsi alle elezioni europee - oggi è stata candidata dal Pd - si allenerà come ha sempre fatto nello sport: «Con determinazione e lavoro duro». E questo implica anche una scelta negli obiettivi. «Le olimpiadi del 2012? Per adesso mi concentro sulle elezioni. Certo, se andranno bene dovrò rivedere i miei impegni sportivi». Alessandra Sensini, 39 anni, di Grosseto, alle olimpiadi ha conquistato anche il bronzo ad Atlanta 1996 e Atene 2004 e l'argento a Pechino 2008. La Sensini è, prima donna a ricoprire l'incarico, vicepresidente della Federazione italiana vela. Parlando del suo nuovo impegno politico, non si sbilancia quando le viene chiesto da chi le sia stata offerta la candidatura. «Dal Pd - risponde genericamente - un partito a cui mi sento vicina. Essere chiamata a rappresentare l'Italia in Europa è un'occasione unica. Per me è una nuova sfida, difficile e bellissima. Credo molto nelle sfide: dopo le olimpiadi, quella politica è la più importante fra quelle che ho affrontato nella vita». «Se verrò eletta rispetterò il mandato lavorando duro - aggiunge -. Certo, quello politico è un ambito che non conosco. Dovrò allenarmi, ma ci sono abituata. Lasciare lo sport per la politica? Per adesso è solo una candidatura, vediamo prima come va. Preferisco fare una cosa alla volta». (09/04/2009) (Ansa)


Dunque il neo-Vice Presidente federale, l'atleta del record storico di 4 medaglie olimpiche nella Vela femminile, la doppia velista dell'anno 2008, e tralasciamo gli altri titoli e incarichi precedenti o "minori", si getta nell'arena politica. Il richiamo dei partiti a personaggi dello Sport, dell'Arte o dello Spettacolo, volti noti al pubblico, è sempre esistito, così come il doppio ruolo politico-sportivo di tanti dirigenti, come i presidenti di federazione Paolo Barelli (Nuoto, Senatore di Forza Italia), e Sabatino Aracu (Hochey e Pattinaggio, parlamentare del PDL). Ma è una novità per il nostro mondo velico. E' una novità positiva? Può portare benefici allo Sport e alla Vela? Possono derivarne vantaggi anche per la stessa federazione, nonostante gli impegni prevedibili per Alessandra nell'ipotesi che sia eletta? Nello spirito del dibattito costruttivo che anima questo blog, può essere il nostro sondaggio per Pasqua (a proposito, auguri a tutti, e in particolare ad Alessandra): rispondete con un commento a questo post o direttamente sul sondaggio nella colonna di destra.

Buona Pasqua & Buona Vela.


Sport & Politica: Alessandra Sensini con Romano Prodi e Giovanna Melandri riceve un premio al CONI

giovedì 9 aprile 2009

80 anni FIV spariti



Nell'aprile del 2007 (l'altro ieri) la FIV ha compiuto 80 anni. Per l'occasione, tra le varie celebrazioni, fu creato uno Speciale sul website della Federvela, una completa ricostruzione storica, di taglio agile e ricco di immagini, link, risultati. Con una grafica personalizzata e riconducibile a un logo ufficiale degli 80 anni della FIV. Nell'assemblea federale di quei giorni, presso il CONI, si è svolta anche la consegna del primi FIV Awards, gli Oscar della vela FIV, con tanto di statuetta dello sport velico ripresa dallo Stadio dei Marmi del Foro Italico (e pensare che qualcuno sembra scoprire adesso come sarebbe il caso che la FIV istituisse il "suo" premio, anche per mettere ordine tra i troppi velisti dell'anno in circolazione; quel premio FIV c'è già...).

Ottanta anni non sono pochi e costituiscono il legittimo orgoglio di ogni ente o istituzione. Non per la Nuova FIV, evidentemente: infatti proprio in questi giorni (in cui ricorrono gli 82 anni di vita della Federazione) è sparito dalla home page del sito FIV il logo degli 80 anni e il relativo link alle ricche pagine dello Speciale. Pagine che hanno avuto migliaia di visite e ancora oggi interessavano moltissimi tesserati e curiosi. Una decisione incomprensibile, dal momento che il logo (e il link) non occupavano spazi ad altri contenuti. Del resto le pagine dello speciale ci sono ancora: dal menu in alto "Eventi" -> Speciale 80 anni. Solo che adesso bisogna andarsele a cercare. Quindi una scelta deliberata: "togliere il richiamo agli 80 anni FIV". Di chi? E perchè?

Noi crediamo che sia un brutto segno per una Federazione rinunciare al ricordo della storia. E ancora peggio che il media federale per eccellenza - il sito web - scelga senza un valido motivo di fare a meno di un contenuto di grande spessore e di ampio gradimento. Un bell'autogol insomma. Per fortuna ci siamo anche noi, e vi proponiamo di gustarvi una istruttiva passeggiata tra le pagine dello Speciale 80 anni FIV, al seguente link di partenza: http://www.federvela.it/80anni/cap1.html

domenica 5 aprile 2009

20 giorni

Il 3 aprile sul sito web della FIV è apparsa nella sezione "Primo Piano" una notizia intitolata: "Delegati di settore 2009-2012", sottotitolo "La nuova struttura operativa FIV per il prossimo quadriennio". Superiamo di slancio il fatto che la "notizia" avrebbe meritato la copertina più che il primo piano, tralasciamo anche la foto utilizzata inizialmente (una scena quasi caravaggesca, un po' scura, con uno spaccato di consiglieri federali in plastica azione, chi in piedi chi seduto, impegnati in fattive discussioni), e poi sostituita 48 ore dopo (su intervento di qualche attento esteta) da una foto di gruppo del nuovo Consiglio appena eletto, risalente all'assemblea del 14 dicembre e scattata quindi dal sottoscritto... Si, tralasciamo questi particolari.

Ciò che conta è che la "notizia" - non certo secondaria, per tante ragioni che vedremo - è arrivata alla pubblicazione con ben 20 giorni di ritardo, dal 13 marzo, data della delibera del Consiglio Federale. Più modestamente, questo nostro blog che per l'appunto è nato "con i riflettori accesi sulla FIV", ha riportato la stessa notizia il 17 marzo, cioè 4 giorni dopo la relativa delibera. In questi 16 giorni, gli esteti del website federale non avranno avuto fortuna con le immagini, ma quanto al testo se la sono cavata benissimo: è bastato infatti copiare diligentemente il nostro post, togliendo appena qualche parentesi.

Lasciamoci alle spalle queste innocue digressioni, e siamo seri. Questa "notizia" intitolata "Delegati di settore 2009-2012" in realtà prefigura molti aspetti e logiche di gestione della Nuova FIV, e merita i nostri riflettori.

Il presidente Carlo Croce già da candidato parlava della necessità di snellire la macchina burocratica della FIV. Il nuovo organigramma sembra un passo deciso in questa direzione, poichè come spiega la notizia "è stato drasticamente ridotto il numero di incarichi operativi, anche al fine di un oggettivo contenimento delle spese". La causa è nobile e l'intervento radicale. Ma quanto reale? E quanto costruttivo? Il "Marketing del Cambiamento" è sempre in agguato.

Si è parlato di un taglio da 140 a 20 persone. Cominciamo col dire che il taglio reale, considerando i componenti di GDL non consiglieri federali ed escludendo i doppi incarichi, è di 71 unità (la metà). Nomi spesso significativi nel mondo velico, ne citiamo solo qualcuno a caso: Claudio Gorelli (Capo Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Giovanni Longobardo (poi divenuto attuale consigliere federale), Mauro Pelaschier, Antonio Viretti (poi divenuto attuale presidente di Zona), Alessandra Petri, Rubis Viviani (tra i protagonisti poi del GdS Velascuola), Ninfa Provenza Caldarella (già delegata ISAF), Emilia Barbieri, Giancarlo Bottasini, Stefano Viganò, Franco Pivoli, Giuseppe Masini, Emanuele Sacripanti, Raffaele Ravaglia, Marcello Turchi, Silverio Della Rosa, Mario Miino, Giorgio Benussi, Giovanni Battista Borea d’Olmo, Niccolò Reggio, Alberto Signorini, e altri. Oltre a due società di consulenza esterna. Nomi che non hanno scaldato nessuna sedia, non si sono necessariamente dilungati in riunioni costose e inutili. Personalmente ricordo solo due fatti: il GDL "Website" con i suoi esperti in due riunioni, e in sintonia con la consulta dei presidenti di zona, varò l’effettiva riforma del vecchio sito web federale che pareva immutabile; il GDL scuole vela ha prima dato vita al rilancio delle scuole e dalla sua costola è nato il Gruppo di studio Velascuola, che ha lanciato la straordinaria operazione di ingresso della vela nella scuola. Siamo proprio sicuri che i Gruppi di Lavoro fossero solo costi e burocrazia?

Va poi ricordato che esistono tuttora: la Commissione Medica (5 componenti, più il Medico Federale), la Commissione antidoping (5 persone), la Commissione affari giuridici e carte federali (5 persone), e la Commissione Tesseramento e Affiliazioni (4 persone).

Tra i GDL che sono scomparsi (con i relativi temi), cito sempre a caso: "Fisco e Demanio" (la cui importanza è facilmente desumibile dal numero di circoli affiliati che insistono su aree demaniali), "Centri Federali Zonali" (in controtendenza con il dichiarato obiettivo di puntare su di essi), "Promozione e Scuole di Vela", "Diporto, turismo e tempo libero", "Vela femminile", "Classi di Interesse federale", "Preagonismo", "Multiscafi", "Altre classi", "Sviluppo tecnico e ricerca", e qualche altro ancora. Come vedete, ci sono alcuni temi decisamente importanti, in qualche modo sacrificati alla cura dimagrante imposta alla FIV.

Il Settore Promozione Immagine e Comunicazione, che ha perso rispetto al passato i GDL Website, sponsor e pubblicazioni, Promozione e scuole di vela, Diporto & c, Vela femminile, in compenso ha acquistato i nuovi: "Onoreficenze sportive" e "Campionati Studenteschi/Giochi della Gioventù". Comprensibile nell'ottica dei buoni rapporti con il CONI, anche se la vela con questi "eventi" c'entra pochissimo, basta andarseli a guardare. Ma va bene così.

Non va bene invece che il nuovo organigramma non contempli affatto, insieme alla "Promozione", la voce "VELASCUOLA", uno dei cavalli di battaglia del quadriennio scorso, fonte di successo, visibilità e risorse. Il relativo GDS sembra congelato, e il responsabile resta il bravo Francesco Ettorre, consigliere di presidenza che nel frattempo però è oberato dall'impegno dell'Amministrazione. Il risultato è il rischio di fermare i progressi di uno dei punti nevralgici per la crescita della vela negli anni futuri. Benedetto marketing... Magari è per questo che si è atteso 20 giorni per dare la "notizia".

venerdì 3 aprile 2009

Dalla ricerca di mercato Vela e Velisti (2007-2008)

La ricerca su Vela e Velisti è stata realizzata a cavallo tra 2007 e 2008 dalla struttura della Comunicazione FIV in carica all'epoca, in collaborazione con l’Università di Roma, Tor Vergata, dipartimento di Economia, cattedra di Marketing del Prof. Sergio Cherubini.

E’ un documento pubblico che la FIV ha diffuso in conferenze stampa e, nelle diverse versioni, in incontri con aziende e istituzioni. La ricerca ha rappresentato il primo passo per dare vita a un effettivo progetto di comunicazione e marketing integrato con l’organizzazione della Federvela. Ci auguriamo che la Nuova FIV consideri l’importanza della ricerca, e possa dare impulso a proseguire nel progetto, essenziale per la crescita di una federazione sportiva moderna.

Qui riportiamo alcuni dati della ricerca (la sezione riguardante più propriamente la FIV) che si integrano in modo ottimale con il dato del piccolo sondaggio di questo blog. Le tre slide evidenziano: 1) il giudizio dei tesserati su alcuni servizi offerti dalla FIV; 2) le attività che la FIV dovrebbe migliorare; e 3) i servizi che la FIV dovrebbe offrire.



Circa la prima diapositiva: "i tesserati si dichiarano soddisfatti della capacità organizzative della FIV per quanto riguarda gli eventi e i corsi. Inoltre hanno dichiarato di appezzare il servizio di assicurazione offerto. Andando ad indagare, invece, quali siano i servizi dei quali il tesserato è maggiormente insoddisfatto si scopre che agevolazioni alle società affiliate, agevolazioni finanziarie e borse di studio sono le voci con le percentuali più elevate. Il tesserato si aspetta una sorta di maggiore “assistenza” da parte della FIV di tipo prevalentemente finanziario.
L’obiettivo dovrà quindi essere quello di informarlo ed educarlo e se possibile creare delle strutture capaci, non di finanziare direttamente l’attività, ma di aiutare i tesserati nelle corretta gestione ed organizzazione così da generare un flusso di cassa idoneo a soddisfare le esigenze. Azioni di questo genere dovrebbero portare ad un miglioramento del grado di soddisfazione dei tesserati nei riguardi dei singoli servizi offerti.
I servizi giudicati sufficienti dovrebbero nell’arco di 3-5 anni passare da buone percentuali di soddisfazione e buone percentuali di elevata soddisfazione, mentre quelle con scarsa soddisfazione dovrebbero raggiungere almeno percentuali di soddisfazione del 50%."



Circa la seconda diapositiva: "ai tesserati è stato chiesto di indicare quali, secondo loro, dovrebbero essere i servizi sui quali la Federazione dovrebbe principalmente impegnarsi per migliorare. E’ emerso che i rispondenti vorrebbero che la FIV svolgesse meglio la funzione di diffusione ed allargamento della base dello sport, migliorasse le scuole vela ed i corsi di addestramento.
Tra i servizi, che i tesserati vorrebbero di migliore qualità, sono elevate le percentuali di due voci: i servizi accessori e i servizi per il diporto velico. Queste due voci dovrebbero diventare strategiche per lo sviluppo della Federazione: la prima per la soddisfazione generale dei tesserati, la seconda perché la maggior parte dei tesserati FIV appartiene alla categoria “soci” e, quindi, a quella tipologia di tesserati che preferisce l’attività diportistica a quella agonistica."



Circa la terza diapositiva: "dalle risposte date, emerge il desiderio da parte del tesserato, di maggiore comunicazione con la Federazione ma anche all’interno della comunità velica. I tesserati vorrebbero essere assistiti maggiormente dalla Federazione e vorrebbero ricevere maggiori servizi per attività anche differenti rispetto a quelle agonistiche. Vorrebbero, inoltre, che il movimento e le differenti discipline fossero sviluppate in modo più efficace.
L’obiettivo della Federazione nel breve periodo dovrebbe essere quello d’indagare meglio su queste richieste e cercare di offrire servizi sempre più rispondenti alle necessità dei tesserati. La FIV dovrebbe, quindi, rivedere la propria offerta orientandola maggiormente all’utenza."

Un esempio minimo del lavoro che era stato intrapreso, dietro alla "facciata" dei comunicati stampa e delle news sul sito, per migliorare la Comunicazione FIV, e che si spera non venga abbandonato adesso. Nei prossimi giorni altri esempi, perchè il blog possa essere anche uno specchio dei progetti e degli impegni per la Nostra Vela. Sperando che non vadano persi.

giovedì 2 aprile 2009

Il nostro primo sondaggio: FIV, non solo sport

Il nostro primo sondaggio, un sondaggio-lampo, condotto in una settimana, con 85 risposte (altre ne sono sopraggiunte nelle ultime ore portando a quasi 100 i partecipanti: un risultato importante che dimostra la voglia di partecipazione di tutti al dibattito sul futuro della nostra Vela) e che ha dato un responso netto su un tema sentito dalla base: la FIV deve occuparsi di Sport e, nella stessa misura, di Promozione e di Cultura del mare.

Questi nel dettaglio i risultati del sondaggio, la cui domanda era: La FIV deve occuparsi solo di Sport o anche di Promozione della Vela e della Cultura del Mare?

Il 49% ha risposto: Di entrambe in eguale misura
Il 36% ha risposto: Principalmente di Sport, ma anche di Promozione e Cultura
Il 14% ha risposto: Solo di Sport e Regate
Lo 0% ha risposto: Solo di Promozione e Cultura del Mare

--> Il sondaggio è stato lanciato a margine dell’accordo tra Assonautica, FIV e LNI nel quale si ipotizzava una competenza delle tre associazioni secondo cui la prima si occupa di Economia, la seconda di Sport e la terza di Cultura del mare. Per quanto limitato il sondaggio invia un chiaro segnale ai vertici FIV, a non ignorare o svendere l’immenso patrimonio fatto di scuole vela, istruttori e storia didattica e promozionale rivolta soprattutto ai giovani accumulato in decenni dalla federvela. E’ da questo serbatoio che sono emersi anche i campioni della vela azzurra. Senza dimenticare il progetto Velascuola FIV, che ha una potenzialità enorme, ancora tutta da sviluppare.

Presto sul blog altri sondaggi: sono gradite le vostre segnalazioni.

Lettori fissi